Il biossido di titanio è un pigmento ampiamente utilizzato nei prodotti, dalle materie plastiche agli inchiostri da stampa. L’industria dei rivestimenti è infatti il maggiore utilizzatore di biossido di titanio e, nell’ambito dei rivestimenti, il segmento industriale rappresenta la metà del mercato.
Ecco perché è così importante ottimizzare i test sul TiO2.
Oggi condividerò un nuovo processo di controllo della qualità per il biossido di titanio (TiO2). Datacolor ha sviluppato il processo in collaborazione con il centro di ricerca e sviluppo per l’Asia e il Pacifico di un’azienda leader nel settore dei rivestimenti e ha appena pubblicato un documento con i dettagli tecnici. Titolo: “Test di controllo della qualità per le basi dei rivestimenti industriali al biossido di titanio”. Ecco i punti salienti.
Cinque misure di qualità
La bianchezza, le coordinate cromatiche, il rapporto di contrasto, la forza e la resistenza agli agenti atmosferici sono tutti indicatori di qualità fondamentali per il TiO2.
- Il bianco è il grado di avvicinamento della superficie di un oggetto al “bianco ideale”, ovvero a una curva di riflettività del 100%.
- Coordinate cromatiche identifica le coordinate che descrivono un colore nello spazio dei colori e in relazione ad altri colori.
- Il rapporto di contrasto si riferisce all’opacità, ovvero alla capacità di nascondere un colore superficiale sottostante.
- Per forza si intende la percentuale relativa di pigmento rispetto a un campione di prova.
- Gli agenti atmosferici sono testati da una serie di indici diversi, tra cui l’ingiallimento e le coordinate cromatiche.
Le aziende devono misurare accuratamente ciascuno di questi fattori, i risultati dei test devono essere ripetibili e i dati devono essere facilmente condivisibili. L’interoperabilità tra gli strumenti di prova consentirà alle aziende di stabilire livelli accettabili di deviazione dallo standard che i loro fornitori potranno testare per garantire la qualità.
Caso di test della polvere di ingresso alla fabbrica
L’azienda A utilizzava un metodo lento, incoerente e inefficiente per testare la qualità di una materia prima fondamentale: la polvere di biossido di titanio in entrata.
I tester macinavano il TiO2 in un rivestimento di base, raschiavano e asciugavano un campione e lo misuravano con un misuratore di bianco. Questo processo, della durata di ore, doveva essere ripetuto per calcolare la media dei dati incoerenti e i risultati non potevano essere condivisi con altri strumenti come riferimento per i clienti. I misuratori di bianco, pur essendo semplici da usare e relativamente poco costosi, sono inefficienti.
Gli spettrofotometri, invece, offrono vantaggi che li rendono ideali per gli operatori degli impianti di verniciatura.
La soluzione Datacolor
Per l’azienda A, Datacolor e il suo partner di progetto hanno consigliato la soluzione Datacolor 800V.
L’azienda A ha ottenuto una serie di vantaggi significativi utilizzando lo spettrofotometro Datacolor.
- Risparmio di tempo: le misure possono essere effettuate immediatamente dopo la pressione del tasto
- Maggiore stabilità dei dati: non è necessario eseguire test in parallelo; i campioni possono essere confrontati con i dati standard salvati
- Miglioramento della comunicazione: l’elevato accordo interstrumentale consente di definire e controllare gli standard di controllo della qualità da parte dei fornitori.
- Risultati ripetibili: gli strumenti sono testati e la calibrazione è certificata annualmente.
Tre anni dopo il passaggio alla nuova procedura di analisi, questa continua a fornire misurazioni efficienti e accurate per l’azienda A. Ha inoltre catturato l’attenzione di altri produttori di biossido di titanio e di aziende produttrici di rivestimenti.
Per saperne di più sulle nostre soluzioni per l’industria dei rivestimenti, visitate la pagina dedicata al mercato delle vernici e dei rivestimenti.